Prima di scoprire come avviene la cancellazione dalle Black List Cattivi Pagatori, spieghiamo cosa si intende per ‘cattivi pagatori’.
Per ritardi superiori a 2 rate consecutive non pagate, i cattivi pagatori vengono segnalati dall’istituto che eroga il finanziamento (prestito o mutuo). Con la segnalazione gli inadempienti finiscono, così, nelle banche dati cattivi pagatori (registro della CR– Centrale Rischi della Banca d’Italia).
La presenza negli elenchi delle banche dati può significare la mancata concessione di futuri finanziamenti e prestiti se non, addirittura, l’impossibilità di apertura di un conto corrente o fido oppure dell’emissione di assegni e dell’utilizzo della carta di credito.
Questi database servono alle banche per misurare il grado di affidabilità dei clienti, per verificare il loro merito creditizio al fine di limitare i rischi di insolvenza. Si può accedere alle informazioni creditizie della Centrale Rischi della Banca d’Italia tramite richiesta scritta (spedita, inoltrata via fax o PEC o consegnata a mano).
Il Codice di deontologia e buona condotta dei Sistemi di informazioni creditizie che regola questa materia è stato introdotto nel 2005. Stabilisce i tempi massimi di conservazione nei database che vanno da 12 a 24 mesi dalla regolarizzazione del pagamento fino a 36 mesi dalla scadenza del contratto di finanziamento per morosità gravi e mai sanate.
Cancellazione dalle Black List Cattivi Pagatori: quando e come avviene
La cancellazione dal registro della Centrale Rischi avviene automaticamente, quando si verificano certe condizioni:
- Pagamento dell’intero debito o di una parte consistente;
- Termine di prescrizione del debito (estinzione dopo 10 anni per i finanziamenti);
- Procedura di esdebitazione prevista per legge cui può ricorrere il debitore (rivolgendosi all’Occ – Organismo di composizione della crisi) che, a certe condizioni, permette di ridurre il debito, talvolta di azzerarlo;
- Cessione del credito a terzi da parte della banca o finanziaria;
- Rinuncia da parte della banca/finanziaria a recuperare il credito se, ad esempio, il debitore non possiede nulla.
Si può ottenere la cancellazione dalla Lista Nera Cattivi Pagatori anche per un altro motivo: la segnalazione illegittima.
Cancellazione dalle Black List Cattivi Pagatori per segnalazione illegittima
Può succedere che la banca commetta un errore segnalando per sbaglio o senza rispettare la procedura di garanzia (invio di una formale richiesta di pagamento 15 giorni prima di procedere con la segnalazione).
In quest’ultimo caso, si parla di segnalazione illegittima.
Per ottenere la cancellazione è possibile percorrere due strade:
- Rivolgersi al giudice chiedendo un provvedimento d’urgenza per, poi, avviare una causa per ottenere il risarcimento del danno dalla banca o finanziaria;
- Rivolgersi all’Abf (Arbitro Bancario Finanziario), organismo indipendente che interviene per risolvere problematiche tra istituti di credito e clienti.
Un altro elemento che può determinare l’illegittimità di una segnalazione è la non corretta valutazione dello stato finanziario-patrimoniale del soggetto segnalato ‘a sofferenza’ da parte dell’istituto di credito. Quest’ultimo potrebbe essere condannato al risarcimento danni per segnalazione ritenuta illegittima.
Segnalazioni illegittime: consulenza per la cancellazione dalle Black List
La comunicazione di morosità illegittima scatta, come detto, quando l’istituto di credito che ha segnalato il cattivo pagatore in Crif e Banca d’Italia non ha rispettato tutte le fasi previste dalla normativa cogente.
Il modo più rapido ed economico per constatare la morosità illegittima è ricorrere in sede stragiudiziale all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario) prima ancora di rivolgersi al Tribunale.
Lo Studio si occupa della gestione di entrambe le fasi con verifica di eventuali profili di illegittimità del contratto di finanziamento come interessi usurai, ammortamento alla francese, anatocismo, avvalendosi della collaborazione di consulenti esperti e competenti.
Banche dati private di cattivi pagatori
Oltre alla Centrale Rischi della Banca d’Italia, esistono altre banche dati da cui può risultare la segnalazione di un cattivo pagatore. Questi elenchi (i Sic – Sistemi di Informazioni Creditizie) sono tenuti da società private (Crif, Experian, Assilea, Consorzio tutela credito) che gli istituti di credito possono consultare.
In queste liste viene iscritto il ritardo di pagamento anche per piccoli importi ma, a differenza della CR, le conseguenze dell’iscrizione in banche dati private non sono gravi. Chi è presente in queste liste, pur essendo segnalato, può continuare ad accedere al credito in futuro se ritenuto meritevole di fiducia dalla banca o finanziaria.